“Ero in buonafede”
“Si è trattato di un fraintendimento”
“Sono autentica”
Altro che “c’è un elefante nella stanza”. A me sembra che qui sono entrati pure i due liocorni con tutto il circo, ma continuiamo a fare finta di nulla.
(Io avrei sfruttato l’occasione per annunciare la riapertura dei commenti social. Almeno ora avremmo una notizia.)
Le segnalazioni di questa settimana sono tutte a tema libresco:
A Milano circola un’affissione di Feltrinelli che usa un grande classico della letteratura per parlare di un grande classico della violenza di genere: il victim blaming.
La campagna è così acuta che temo non venga colta dalla maggioranza. Probabilmente, però, il suo intento è proprio quello e si rifà alla stessa scelta comunicativa adottata anni fa dall’Economist, ovvero: fai sentire il tuo pubblico più intelligente “degli altri”.
Bao Publishing sfata il mito delle donne “peggiori nemiche delle donne”.
Come editore, ci impegniamo sempre a moltiplicare gli spazi per le artiste e le loro narrazioni e convogliare l’attenzione del pubblico sulle loro opere, così abbiamo deciso di far conoscere il sostegno reciproco che vediamo scambiarsi costantemente, per fare gruppo e dare risalto al loro lavoro.
Vi presentiamo l’iniziativa LE FUMETTISTE SI LEGGONO: un invito a scoprire sempre più romanzi grafici firmati da autrici. Amplificheremo le loro storie grazie alla voce di altre artiste. Perché le fumettiste si supportano, si raccontano, si leggono.
Grazie a Matteo Maretti per la segnalazione.
Conoscevo il doppio standard dell’aggressività per le donne (soprattutto quando queste detengono una qualche forma di potere) ma, avvolta nel mio privilegio di persona bianca, non mi sono mai fermata a riflettere sul fatto che questo doppio standard può colpire anche gli uomini neri.
L’organizzazione RISE.365, con la campagna “Cambiamo la narrativa”, ha raccolto una serie di frasi frutto di pregiudizi che i ragazzi nelle foto si sono realmente sentiti dire.
Immagino che la scelta visiva di farle sembrare pubblicità di libri non sia per nulla casuale. Giudicare una persona aggressiva, pericolosa o colpevole semplicemente per il colore della pelle è un po’ come giudicare un volume dalla sua copertina.
Tutte queste segnalazioni mi ricordano che la prossima settima a Milano si svolge Book Pride, ma prima mi aspettano giorni particolarmente intensi:
martedì 5 marzo presenteremo ufficialmente i dati della Survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) 2024 di Fondazione Libellula. Ne discuteremo anche in questa newsletter;
il 6 marzo porto la Survey e la mia persona a Roma, per l’evento “La cultura del rispetto” di Autostrade per l’Italia;
il 7 marzo sono al Festival del Management per parlare di sostenibilità sociale;
l’8 marzo mattina esco dalla mia comfort zone per andare alla Borsa di Milano in occasione di Ring the Bell for Gender Equality.
E al calar della Giornata Internazionale della Donna, mi godo quelle genie di Teresa Cinque, Valentina Melis e Antonella Questa in scena al Carcano con “Stai zitta!”.
Buona settimana anche a te.
Le genie, soprattutto la sottoscritta, ti aspettano al Carcano!!
Non hai scritto però che all'interno di STAI ZITTA c'è un pezzo del tuo genio e di quello di Ella Marciello con il monologo sul gioco da tavola per famiglie, GIRA LA COLPA 😍
il 5 marzo si può assistere?