Mi piace stare al corrente dell’attualità e “nella corrente” delle conversazioni, tuttavia quest’edizione delle Olimpiadi sta mettendo a dura prova i miei nervi.
La maratona sportiva si sta rivelando una corsa a ostacoli - dove gli ostacoli sono le polemiche, che generano sempre tifoserie più accese di quelle sugli spalti.
Stavo per scriverne qui, poi ho cambiato idea: forse non hai bisogno dell’ennesima persona che solleva un polverone, forse hai bisogno di una ventata d’aria fresca.
E allora in questa newsletter ci allontaniamo per un po’ da Parigi e dall’Italia.
Se hai la fortuna (o meglio, il privilegio) di viaggiare quest’estate, fai caso ai messaggi che veicolano i muri, i cartelli e la segnaletica stradale. Ecco alcuni esempi:
Manifesti da Madrid
Semafori da Vienna
Semaforo da Valencia
Insegne da Copenaghen
Insegne da Bruxelles
Insegne dei WC a Helsinki
Insegne da New York
Grazie a Viola Dressino per le segnalazioni da Madrid e Vienna; a Zaira Schauwecker per le immagini da Copenhagen, Bruxelles, Helsinki; a Giovanna Coppini per le foto da NY; ad Alessia Camera per la sua testimonianza da Valencia.
3 segnalazioni a tema mestruazioni:
In Sud Africa, il marchio Always è stato accusato di avere fatto una rappresentazione degradante e inappropriata per il pubblico generalista della TV.
Di quale orrore si è macchiato questo spot? Aver mostrato un pigiama macchiato.
Procter & Gamble, proprietaria del marchio, ha ricordato che la rappresentazione fatta è realistica e che è necessario educare il pubblico sugli aspetti naturali delle mestruazioni.
Alla fine, l’Autorità competente sudafricana ha stabilito che la pubblicità non viola alcuna norma, ma che anzi mira a confortare le persone più giovani sulla normalità di alcune situazioni e a scalfire lo stigma legato alle mestruazioni.
Bodyform (in Italia, Nuvenia), sontuosa, si prende tutto il tempo che le serve per raccontare la dissonanza tra ciò che insegniamo alle persone destinate ad avere le mestruazioni e la realtà.
1 teenager su 2 salta l’attività sportiva per nascondere il fatto che ha le mestruazioni. Un’emorragia che rischia di disincentivare le ragazze dal fare dello sport una vera e propria carriera. Ne parla l’ex calciatrice Megan Rapinoe insieme a Knix.
Ancora 4 segnalazioni a tema sport:
“C’è un approccio abilista nell’immaginario del superumano e del supereroe, è come se le persone con disabilità per essere accettate dalla società dovessero passare per un’impresa sportiva, una medaglia alle olimpiadi o un’esperienza di vita eccezionale. Queste campagne invece, pur raccontando imprese sportive eccezionali, quali sono, hanno la possibilità di portare messaggi di inclusione e abbattere stereotipi per l’intera community anche per chi non è un o una atleta paralimpico.” Martina Fuga, Presidente di CoorDown, commenta così lo spot di Channel 4 che avevamo visto nella scorsa newsletter.
Avevo già parlato della grande lezione di Simone Biles sull’importanza di prendersi una pausa quando la nostra salute mentale non è buona. Oltre a Powerade, anche Hyundai ha deciso di abbracciare la causa, mettendosi dal punto di vista dei genitori.
Il velocista francese Sasha Zhoya è stato il primo uomo a indossare una gonna durante la Cerimonia d’Apertura delle Olimpiadi. Il campione olimpico dei 100 metri Noah Lyles ama mettersi lo smalto. Quando Tom Daley non è impegnato in gara, lo troviamo sugli spalti intento a fare l’uncinetto. Ed è così che si vince anche sugli stereotipi maschili.
Lo so che avevo detto di non voler sollevare polveroni, ma sono solo ambasciatrice del mashup di Feltrinelli tra il titolo del libro di Aurora Tamigio e un infelice titolo di Repubblica sulle campionesse di spada.
Ora stacco davvero.
A settembre,
Flavia
Mi piacciono troppo queste immagini! Buone vacanze a te!
Sarà che sono in premestruo, ma su alcuni video avevo la lacrimuccia. Non tanto per la commozione, quanto per il sollievo di sentir parlare di queste cose. <3 Grazie come sempre