Negli ultimi anni a Gerusalemme le aziende si devono porre il quesito se mostrare donne nei propri annunci pubblicitari, dal momento che dei vandali hanno preso a deturpare le affissioni che le raffigurano, verniciandole, graffiandole, arrivando fino a bruciarle.
A commettere questi atti di cancellazione è un gruppetto di estremisti ultraortodossi che reputano offensiva la rappresentazione di un’immagine femminile in pubblico.
L’organizzazione femminista Israel Women’s Network ha trovato il modo di fregarli, mimetizzando le immagini che sono state sfigurate dietro al volto dell’attore Tsahi Halevi.
La campagna, denominata “Ritratti nascosti”, invita a guardare più da vicino per disvelare il mosaico e ricorda che “ci sono posti in Israele dove questo è l’unico modo per mostrare le donne nella sfera pubblica.”
“La vandalizzazione di insegne con figure femminili è solo uno dei modi con cui si escludono le donne dalla sfera pubblica, una minaccia reale per le conquiste sul campo dei diritti e dell'eguaglianza di genere in Israele. Siamo arrivati a una situazione assurda in cui le agenzie pubblicitarie sono costrette ad astenersi dal pubblicare foto di donne. Nei rari casi in cui questi vandali sono stati catturati dalla polizia, sono stati rilasciati quasi immediatamente senza accuse, il che è una farsa.”
Hadas Danieli Yellin, direttrice di Israel Women’s Network
Saltiamo in Francia.
Situazione totalmente diversa, giusto?
Eppure, abbiamo ancora bisogno di un cavallo di Troia per aggirare le discriminazioni.
Qui, dove le donne rappresentano all’incirca la metà della popolazione attiva, nel settore della tecnologia la loro presenza crolla fino a diventare solo di un quinto, come emerge anche dal social network per eccellenza quando si parla di lavoro: LinkedIN.
Il collettivo per l’empowerment SISTA ha chiesto ai principali CEO e imprenditori del Paese di cedere per un giorno gli elementi più in vista dei propri profili (nome e cognome, bio e foto profilo) per rendere più visibili le professioniste del tech.
La campagna “À ma place” (“Al mio posto”) è arrivata a coinvolgere persino il Presidente Macron:
È una strategia corretta?
Non so, non credo che le due campagne siano perfette, ma d’altronde sono due risposte a un sistema che non è per nulla perfetto.
Questo mi fa pensare a un’idea che mi solletica da parecchio tempo: organizzare un evento nel campo dell’economia o della finanza e, una volta che la sala si è riempita,
SBAM!
Chiudere le porte e far entrare gli speaker. Anzi, le speaker, dato che sono tutte donne.
Non si tratta di maschilismo al contrario; è che certi uomini di potere ai tanti convegni sull’ “imprenditoria al femminile” non ci vanno. Dunque dobbiamo fregarli.
Non è una campagna recente, ma parlando di belle fregature non posso fare a meno di pensare a Tampon Book.
Nel 2019 gli assorbenti in Germania erano ancora tassati al 19%, come un bene di lusso – ah, che strana mentalità.
Per hackerare il sistema, l’e-commerce The Female Company ha deciso di confezionare i suoi tamponi in uno speciale pack: un libro, tassabile quindi al 7%.
La prima stampa di questo speciale volume, che comprende anche storie illustrate sulle mestruazioni nel corso della storia, è andata sold-out nel giro di un giorno, la ristampa in una settimana, per un totale di circa 10.000 copie vendute. Quanto basterebbe da noi per sancire un caso editoriale.
SAPEVI CHE…
La Tampon Tax tedesca del 19% era stata decisa nel 1963 con una votazione a cui hanno potuto partecipare 36 donne - e 499 uomini.
Nello stesso anno d’uscita del Tampon Book, il governo ha cambiato la tassazione sugli assorbenti, che ora è al 7%.
PICCOLE RIVOLUZIONI DAL MONDO
In India la marca di detersivi Ariel conduce da tempo la campagna #ShareTheLoad per una distribuzione più equa del lavoro domestico, andando a esplorare con coraggio anche sentimenti diversi dalla gioia nei propri spot.
La squadra di calcio argentina Racing Club ha proposto una maglia per tifose con apertura per l’allattamento al seno.
Nella storica maratona di Boston è stata introdotta la categoria “Non binary”.
BANNERINO CON SCONTICINO
Come dicevo qualche newsletter fa, il 13 maggio terrò un TEDx Lab a Verona insieme a Vera Gheno e Giulia Tosato.
E no, non parleremo del perché stiamo guardando tutte da un’altra parte anziché in camera nelle foto che abbiamo scelto per la card dell’evento, ma di comunicazione inclusiva.
Se ti interessa partecipare, al link che trovi qui c’è uno sconto del 15%, che vale non solo per il nostro, ma anche per tutti i Lab del giorno.
Per bilanciare il contenuto autopromozionale di sopra, concludo con una poesia: “Pink or blue”, di Hollie McNish.
A presto,
Flavia
ormai le tue newsletter son droga ❤️ Io addicted!