Sarebbe bellissimo che tu facessi una rubrica ironica e meno testoterone-centrica sul calcio maschile, perché non lo proponi a un altro giornale? Oppure lo potresti fare qui, io ti leggerei subito!!
Per rispondere alla tua domanda: sulla battuta di Geppi Cucciari ho riso, non tanto per il contenuto, ma proprio per il modo in cui l'ha detta. Buttata là, sciolta, con arguzia, in maniera totalmente inaspettata. Mai mi sarebbe venuto in mente di tirare in ballo il ribaltamento di generi, proprio perché nel contenuto non c'era malizia, solo tempi comici.
Epperò... se qualcuno lo fa notare, non lo si può zittire con la solita retorica "le donne possono perché il contesto è differente", perché allora ci troveremmo di fronte a una discriminazione inversa. Ho letto con attenzione tutta l'analisi dell'immaginario, ed è facilmente contestabile anche nei fatti, ma non è quello il punto. Il punto è che se tendiamo alla parità questa deve funzionare da entrambe le direzioni, altrimenti saremmo sempre colpevoli di doppio standard.
Io però preferisco un mondo dove ridere a battute come questa, anche se le fa un uomo, a uno che mette in discussione qualsiasi cosa in nome di battaglie che sono sì importanti, ma che il più delle volte si concentrano su questioni di lana caprina.
Scusate tutti se sono offside, ma non potevo non dare un shout-out a Marco Altea, in Sardegna, che sta trasformando come viviamo mare, montagne, e citta. (Leggendo mare, paraolimpiadi e modi per cambiare stereotipici, lui e il suo lavoro mi e venuto in mente). (E scusate anche l'italiano di merda, ahem.) Marco - https://www.whable.it/post/whable-l-innovativo-progetto-di-marco-altea-per-una-vita-sociale-inclusiva
Commento sulla battuta della Geppi Cucciari che senz’altro è la migliore conduttrice italiana. Detto questo non apprezzo la battuta perché conferma uno stereotipo pericoloso che esprimerò nel modo peggiore possibile. È lo stereotipo che dice che, in fondo, alle donne piace essere “sbattute”dai bei
ragazzi. Quindi se un bel ragazzo ti sbatte un po’ senza preoccuparsi del consenso che problema c’è? Il problema c’è, invece, quindi evitiamo di alimentare stereotipi che sono un’arma a doppio taglio!
Ciao! Perdonami, ma dov’è lo stereotipo del ragazzo che “ti sbatte un po’ senza preoccuparsi del consenso”? Semmai lo stereotipo è il bagnino che colleziona conquiste.
Questione di punti di vista…forse non ricordi la storia dei bagnini di rimini e riccione che negli anni 60 facevano parte del turismo sessuale delle turiste nordiche e che, non sempre, si preoccupavano del consenso…se non è uno stereotipo il bagnino ….
Oh wow, Victoria avantissimo! Non posso che sentirmi un po' una Melbourniana (Melbournese?) fiera. Temo pero' che sia solo l'ennesima campagna left-winged e woke che non significa nulla. Un po' come l'onnipresente Acknowledgement of Country recitato ad ogni evento dove la presenza di First Nation Peoples e' highly unlikely.
Effettivamente mi sono trasferita qui anche io senza sapere molto della situazione. Sto imparando strada facendo. Mi sa che dovrò scriverci un post ;) cmq in generale qui c'è una facciata di tolleranza e iniziative ma nella quotidianità nessuno muove un dito.
Sarebbe bellissimo che tu facessi una rubrica ironica e meno testoterone-centrica sul calcio maschile, perché non lo proponi a un altro giornale? Oppure lo potresti fare qui, io ti leggerei subito!!
Ma qui cade il gioco della mimetizzazione.
Sempre molto interessante, grazie Flavia!
Grazie a te di leggere, Ilaria! 😊
Consiglio l’account @paralympics su TikTok
Fatto, grazie del consiglio!
Per rispondere alla tua domanda: sulla battuta di Geppi Cucciari ho riso, non tanto per il contenuto, ma proprio per il modo in cui l'ha detta. Buttata là, sciolta, con arguzia, in maniera totalmente inaspettata. Mai mi sarebbe venuto in mente di tirare in ballo il ribaltamento di generi, proprio perché nel contenuto non c'era malizia, solo tempi comici.
Epperò... se qualcuno lo fa notare, non lo si può zittire con la solita retorica "le donne possono perché il contesto è differente", perché allora ci troveremmo di fronte a una discriminazione inversa. Ho letto con attenzione tutta l'analisi dell'immaginario, ed è facilmente contestabile anche nei fatti, ma non è quello il punto. Il punto è che se tendiamo alla parità questa deve funzionare da entrambe le direzioni, altrimenti saremmo sempre colpevoli di doppio standard.
Io però preferisco un mondo dove ridere a battute come questa, anche se le fa un uomo, a uno che mette in discussione qualsiasi cosa in nome di battaglie che sono sì importanti, ma che il più delle volte si concentrano su questioni di lana caprina.
Scusate tutti se sono offside, ma non potevo non dare un shout-out a Marco Altea, in Sardegna, che sta trasformando come viviamo mare, montagne, e citta. (Leggendo mare, paraolimpiadi e modi per cambiare stereotipici, lui e il suo lavoro mi e venuto in mente). (E scusate anche l'italiano di merda, ahem.) Marco - https://www.whable.it/post/whable-l-innovativo-progetto-di-marco-altea-per-una-vita-sociale-inclusiva
https://www.gofundme.com/f/whable-lapp-per-laccessibilita
Commento sulla battuta della Geppi Cucciari che senz’altro è la migliore conduttrice italiana. Detto questo non apprezzo la battuta perché conferma uno stereotipo pericoloso che esprimerò nel modo peggiore possibile. È lo stereotipo che dice che, in fondo, alle donne piace essere “sbattute”dai bei
ragazzi. Quindi se un bel ragazzo ti sbatte un po’ senza preoccuparsi del consenso che problema c’è? Il problema c’è, invece, quindi evitiamo di alimentare stereotipi che sono un’arma a doppio taglio!
Ciao! Perdonami, ma dov’è lo stereotipo del ragazzo che “ti sbatte un po’ senza preoccuparsi del consenso”? Semmai lo stereotipo è il bagnino che colleziona conquiste.
Questione di punti di vista…forse non ricordi la storia dei bagnini di rimini e riccione che negli anni 60 facevano parte del turismo sessuale delle turiste nordiche e che, non sempre, si preoccupavano del consenso…se non è uno stereotipo il bagnino ….
Oh wow, Victoria avantissimo! Non posso che sentirmi un po' una Melbourniana (Melbournese?) fiera. Temo pero' che sia solo l'ennesima campagna left-winged e woke che non significa nulla. Un po' come l'onnipresente Acknowledgement of Country recitato ad ogni evento dove la presenza di First Nation Peoples e' highly unlikely.
Ti va di raccontarmi di più? Non conosco molto la situazione australiana.
Effettivamente mi sono trasferita qui anche io senza sapere molto della situazione. Sto imparando strada facendo. Mi sa che dovrò scriverci un post ;) cmq in generale qui c'è una facciata di tolleranza e iniziative ma nella quotidianità nessuno muove un dito.
Per favore, quando avrai scritto il post me lo segnali?
Sarà fatto ;)