Hai mai sentito parlare del Thoughtful Marketing Movement, il “Movimento di Marketing Premuroso”?
Io l’ho scoperto grazie a Wonderbly, azienda di libri personalizzabili per bambine e bambini, che con l’avvicinarsi di alcune ricorrenze particolarmente delicate, come la Festa del Papà, invia newsletter come questa:
Il Movimento è stato lanciato nel 2019 dall’azienda di delivering di fiori Bloom & Wild, dopo aver notato che diversi clienti chiedevano di poter sospendere la ricezione della newsletter in vista della Festa della Mamma.
Credo che il Marketing Premuroso sia un esempio concreto della comunicazione ampia, che trasforma il “si è sempre fatto così” in “perché non facciamo così?”.
Ora fermiamo i violini e andiamo a rispondere ad alcune domande che sento in sottofondo.
“Ma le aziende fanno queste cose solo per i soldi!”
Già, esattamente come ci guadagnano anche quelle aziende che non ricorrono alla comunicazione inclusiva. Nell’impossibilità di sottrarmi al sistema capitalista, scelgo chi perlomeno non mi tratta come una mucca in un allevamento intensivo, ma come una persona con un potere d’acquisto.
“Ora ci si offende pure per la Festa del Papà? Ma non si può più dire niente!”
Iniziative come quella di Wonderbly non tolgono assolutamente nulla a chi festeggerà il 19 marzo. Anzi, aggiungono una nuova possibilità ad altre persone: chi è appena stato toccato da un lutto, chi sta provando con fatica a diventare genitore o sa che non potrà diventarlo, chi ha una situazione familiare non particolarmente idilliaca.
Insomma, lamentarsene sarebbe un po’ come pensare che dare alle coppie non etero la possibilità di sposarsi rappresenti una minaccia per la famiglia… Chi mai lo farebbe, nel 2023?
“Dove andremo a finire? Di questo passo bloccheremo pure le mail con gli auguri di Natale?”
In effetti, se spostassi un po’ il tuo baricentro da quello che reputi essere il centro del mondo, scopriresti che le multinazionali da tempo stanno rimettendo in discussione un certo colonialismo culturale. E sai come? Non togliendo, ma aggiungendo auguri anche per le festività di altre religioni.
A proposito di festività:
Banksy ha hackerato San Valentino per parlare, a modo suo, di violenza machista:
L’8 marzo si avvicina e con lui una serie di comunicazioni fatte tanto per fare. Varrebbe la pena riguardare la guida di Hella Network per evitare messaggi stereotipati o problematici:
CHIUSA PARENTESI
La rubrica per completare le notizie delle newsletter passate.
Ricordi quando ci chiedevamo se tutto questo menzionare Instagram sul palco di Sanremo non fosse una forma di pubblicità occulta a Meta? È stata aperta un’indagine a riguardo.
Tempo fa ho riportato la notizia del cartellino bianco usato nei campi da calcio per premiare il fair play. Stavolta ho scoperto dell’esistenza del cartellino rosso, sì, ma tondo: serve per distinguerlo dal giallo in caso di daltonismo.
Sempre in quella newsletter del cartellino bianco, riprendevo l’annuncio di M&M’s di ritirare le proprie mascotte dopo le critiche arrivate da una certa frangia conservatrice. Pare che fosse tutta una trovata per lanciare lo spot del SuperBowl.
Le segnalazioni di questa settimana riguardano 4 social network:
A me dispiace anche eh, ormai sembra di prendersela con la Croce Rossa, però capisci che mettere a pagamento l’autenticazione a due fattori, che riguarda la sicurezza dell’utente, significa scavare dopo aver toccato il fondo.
Nel suo trend report ci rivela che quasi metà dei suoi utenti della Gen Z ha confessato di aver inviato un meme come primo messaggio per far colpo su una dating app.
Attenzione però: il 39% ha detto di aver perso l’interesse proprio a causa del meme ricevuto.
TIKTOK
“A inizio anno, nel Regno Unito ha fatto molto discutere il fatto che qualcuno abbia pubblicato il video di un uomo che ballava con entusiasmo e senza preoccupazioni in un club di Londra, scrivendo «yo, non tornerò mai più [in questo club]». L’uomo si è riconosciuto nel video, nel frattempo diventato molto virale, e ha detto che vedere le reazioni crudeli di molti utenti sul suo modo di ballare in un ambiente che considerava protetto gli ha spezzato il cuore”. Una riflessione sul riprendere le persone senza il loro consenso e pubblicarle su TikTok, ma anche su altri social.
Secondo le sue previsioni, la genitorialità del futuro sarà sempre più gender neutral.
E con le mani, con i piedi, con il culo, ciao Pillon.
Ciao anche a te
(ma con più simpatia che a Pillon),
a settimana prossima,
Flavia