Ciao Flavia! A mio figlio, che ha finito la 2a elementare, hanno dato un elenco di libri e dovrà sceglierne tre da leggere durante le vacanze. Ci sono 10 scrittrici e 10 scrittori , MA 3 scrittori uomini hanno più titoli in elenco... insomma, direi che non ci è andata così male :)
Che strazio, io vengo descritta come enthusiastic e compassionate da 15 anni. All'inizio mi faceva piacere, poi ho scoperto come erano descritti i colleghi maschi e mi sono crollate le braccia. Mi chiedo quanto questo possa dipendere dal fatto che, in generale, le donne sono più focalizzate sui bisogni degli altri e quindi adattano il modo di comunicare ai bisogni degli altri. Es. io lavoro con famiglie multilingui e nella comunicazione con loro cerco di mantenere un linguaggio chiaro, comprensibile e non egoriferito, mentre lo stile comunicativo di colleghi maschi tende ad essere più del tipo "siccome ho un phd in xy, posso dirti che xy (paroloni)." Anch'io ho un phd ma non sento il bisogno di sbatterlo in faccia ad ogni pie' sospinto. Sbaglio?
Ciao Flavia, rispondo alla domanda sui testi delle vacanze: qui, per la seconda elementare, abbiamo un solo libro da leggere ed è di un'autrice donna, anche se magari non una perla di modernità: Pollyanna (Eleanor H. Porter)! 😅
Buongiorno, sono una docente di scuola secondaria di 1° grado e alla domanda della newsletter sono andata a rivedere l'elenco dei libri consigliati tra le letture estive: 4 scrittrici su 11 :-( Quanta strada da fare...
Bagni genderless (che suvvia ci sono anche in aerei e in case private), combinati con un generale rispetto dell’igiene e del rispetto “lascia come hai trovato o meglio”!
Ciao Flavia! Il piccolo (a settembre in terza elementare) ha solo un librettino allegato al volume dei compiti delle vacanze ed è una storia scritta da Simona Bonaviva. Il grande (a settembre in prima media) ha solo il libro delle vacanze - tra l'altro consigliato e non obbligatorio, e nessuna indicazione su libri da leggere. L'anno scorso gli era stata assegnata la lettura di almeno un libro a piacere. Un bacio
Nel TikTok più di una commentatrice rassicura i papà dicendo che basta bussare alla porta del bagno e avvisare che si sta entrando con le bimbe, non c’è bisogno di tenere gli occhi chiusi. 😊
Una cosa non capisco dei bagni pubblici (e della divisione dei generi): se in un bagno maschile è più probabile imbattersi in una persona in "deshabillé" in caso di presenza di orinatoi (cosa che fortunatamente si trovano più raramente), in un bagno femminile non mi è mai, mai capitato di vedere una persona semisvestita, e che quindi potrebbe sentirsi a disagio dalla presenza di una persona del genere opposto. Se stessimo parlando di bagni con docce (tipo in campeggio) o spogliatoi, capisco e condivido i timori e le attenzioni. Ma per i bagni pubblici boh...alla fine sono stanze con porte e lavandini in cui siamo tutti vestiti.
Mio figlio in 4 elementare, hanno consigliato un libro (autrice donna) e altri da scegliere in base alle preferenze personali dei bambini.
ciao, mio figlio ha finito la 5 elementare e di 12 libri consigliati, 6 sono di donne! Poteva andare molto peggio. ;-).
Facciamoci caso anche a quando le cose sono giuste ed eque! 😊
Ciao Flavia! A mio figlio, che ha finito la 2a elementare, hanno dato un elenco di libri e dovrà sceglierne tre da leggere durante le vacanze. Ci sono 10 scrittrici e 10 scrittori , MA 3 scrittori uomini hanno più titoli in elenco... insomma, direi che non ci è andata così male :)
Niente affatto male. Grazie Chiara per questo spiraglio di speranza!
Che strazio, io vengo descritta come enthusiastic e compassionate da 15 anni. All'inizio mi faceva piacere, poi ho scoperto come erano descritti i colleghi maschi e mi sono crollate le braccia. Mi chiedo quanto questo possa dipendere dal fatto che, in generale, le donne sono più focalizzate sui bisogni degli altri e quindi adattano il modo di comunicare ai bisogni degli altri. Es. io lavoro con famiglie multilingui e nella comunicazione con loro cerco di mantenere un linguaggio chiaro, comprensibile e non egoriferito, mentre lo stile comunicativo di colleghi maschi tende ad essere più del tipo "siccome ho un phd in xy, posso dirti che xy (paroloni)." Anch'io ho un phd ma non sento il bisogno di sbatterlo in faccia ad ogni pie' sospinto. Sbaglio?
La comunicazione dovrebbe sempre adattarsi alla persona cui è destinata, quindi non penso proprio che sbagli!
Ciao Flavia, rispondo alla domanda sui testi delle vacanze: qui, per la seconda elementare, abbiamo un solo libro da leggere ed è di un'autrice donna, anche se magari non una perla di modernità: Pollyanna (Eleanor H. Porter)! 😅
Buongiorno, sono una docente di scuola secondaria di 1° grado e alla domanda della newsletter sono andata a rivedere l'elenco dei libri consigliati tra le letture estive: 4 scrittrici su 11 :-( Quanta strada da fare...
Però 4 su 11 non è male! 😊
Bagni genderless (che suvvia ci sono anche in aerei e in case private), combinati con un generale rispetto dell’igiene e del rispetto “lascia come hai trovato o meglio”!
Ciao Flavia! Il piccolo (a settembre in terza elementare) ha solo un librettino allegato al volume dei compiti delle vacanze ed è una storia scritta da Simona Bonaviva. Il grande (a settembre in prima media) ha solo il libro delle vacanze - tra l'altro consigliato e non obbligatorio, e nessuna indicazione su libri da leggere. L'anno scorso gli era stata assegnata la lettura di almeno un libro a piacere. Un bacio
Fantastico, grazie Eleonora e a presto in qualche festival letterario!
Io le porto nel bagno delle donne, e chiudo gli occhi.
Nel TikTok più di una commentatrice rassicura i papà dicendo che basta bussare alla porta del bagno e avvisare che si sta entrando con le bimbe, non c’è bisogno di tenere gli occhi chiusi. 😊
Una cosa non capisco dei bagni pubblici (e della divisione dei generi): se in un bagno maschile è più probabile imbattersi in una persona in "deshabillé" in caso di presenza di orinatoi (cosa che fortunatamente si trovano più raramente), in un bagno femminile non mi è mai, mai capitato di vedere una persona semisvestita, e che quindi potrebbe sentirsi a disagio dalla presenza di una persona del genere opposto. Se stessimo parlando di bagni con docce (tipo in campeggio) o spogliatoi, capisco e condivido i timori e le attenzioni. Ma per i bagni pubblici boh...alla fine sono stanze con porte e lavandini in cui siamo tutti vestiti.
Ma infatti se ci pensiamo nella maggior parte dei nostri uffici e nelle case i bagni sono già genderless.